La Tergola!

Il vigontino è, decisamente, un territorio d’acque: ma se dalla Brenta viene solo làmbito (dal 1854 anche attraversato, in un tratto piuttosto contenuto, che portò al passaggio “oltre Brenta” di San Vito) della sua bellezza, naturalistica e storica, va dato merito al fiume Tergola!

Progetto "i territori della Tergola", percorso didattico che ha coinvolto le classi quarte delle scuole primarie di Busa, Peraga, Perarolo, Pionca e Vigonza

"La” Tergola, che attraversa il territorio vigontino da nord-ovest a sud-est, è il fiume di resorgiva più lungo della provincia di Padova e nasce nella palude di Onara (un’oasi naturalistica nei pressi di Cittadella), attraversa quindi i comuni di Villa del Conte, Santa Giustina in Colle, San Giorgio delle Pertiche, Campodarsego e Vigonza. Dopo Vigonza, le acque scorrono in un tratto artificiale (scolo Veraro) che sfocia nel Naviglio del Brenta presso Stra.

Tergola
Difficile capire l’origine del nome: c’è chi la fa derivare dal latino “laterculus”, un materiale usato nei fossati e forse proprio per canalizzare lo stesso fiume, altri si rifanno al termine “tòrgolo”, ossia torbido, scuro, profondo, caratteristica che sempre hanno avuto le sue acque nei secoli (molto più di ora, tanto da essere temute più di quelle della Brenta!), così irrequiete addirittura da alimentare fantasie e leggende (nel 1483 tal Marin Sanudo, nelle sue cronache, narra che “una novizia andando a marido cascò con il carco quivi in questa acqua, et più non fu trovati”). 

Tergola
Altrettanto certo che, queste acque, fossero navigabili, perlomeno in più punti (una pergamena del 7 gennaio 1152 parla della chiusa di Sancto Andrea e di barche larghe almeno 8 piedi). 

Tergola

Altro elemento piuttosto sicuro è il percorso che, nei secoli, è rimasto pressoché immutato, anche nelle biforcazioni (vedasi Tergola – Tergolino da Sant’Andrea fino a Pionca) e a conferma di ciò sono i punti d’interesse storico lungo le rive, da villa da Porto (ex Villa selvatico, ex castello dei Dalesmanini) a Codivernarolo, l’antica chiesa di Pionca (ora scomparsa, che sorgeva proprio sul fiume fino al 1945), il Castello dei Da Peraga e gli antichi mulini che ne hanno scandito, al suono incessante delle ruote e delle macine, i tempi e le stagioni per centinaia d’anni: il mulino Quattro Ca’, il mulino Santon (unico ancora in attività), il mulino di Peraga e, a Vigonza, in via Argine Sinistro, la zona “molini”.

Chiesa di Sant'Ambrogio a Pionca, demolita nel 1945
Mulino Santon Codiverno
Il mulino Santon a Codiverno, sul Tergolino, unico ancora in attività

IL PERCORSO TERGOLA

Lungo questo fiume è stato attrezzato un tranquillo e sicuro percorso ciclo-pedonale che permette, quasi ovunque, di percorrerne le rive, in bici o praticando del nordic-walking.

castello Da Peraga e mulino
Il castello dei Da Peraga sulla destra e, a sinistra della Tergola, l'ex mulino di Peraga

Per una bella e semplice passeggiata a piedi, adatta a tutti, che porti via mezza giornata (2 ore circa in andata cui sommare l’eventuale ritorno) possiamo consigliare un itinerario che parte dal Castello dei Da Peraga e arriva fino a Villa Da Porto (ex Villa Selvatico) a Codivernarolo.

Tergolino
Il Tergolino si ricongiunge alla Tergola a Pionca

Questo il link dell'itinerario su Google Maps https://maps.app.goo.gl/gY85orGvhoXVN5Mj7

Dal castello di Peraga (che consigliamo magari di visitare al ritorno, se non altro per trovare riposo e ristoro nel suo verde parco!) si prende via Guglielmo Marconi e, dopo un centinaio di metri, sulla sinistra, la ciclabile del fiume Tergola.

lucchetti Tergola
La bellezza del fiume suggerisce... Dei pegni d'amore!
Da lì in poi il tracciato è interamente pedonale/ciclabile, lontano dal traffico automobilistico, su fondo ghiaioso, con attraversamenti pedonali in corrispondenza di strade locali poco trafficate e comunque studiati per mettere in sicurezza il pedone.

Villa Da Porto (ex Villa Selvatico)
Permette di godere e scoprire a pieno il fascino del fiume ammirandone l’ecosistema, l’ambiente storico e naturale e gli aspetti del paesaggio rurale contemporaneo, cullare il corpo… E anche lo spirito, all’Angolo del Pensiero (uno spazio dove chiunque può accedere liberamente e dedicarsi a se stesso, staccare la spina e dar ascolto solo ai pensieri, al vento e al suono della natura!)

angolo del pensiero
L'Angolo del pensiero, tra Pionca e Codiverno

Angolo del Pensiero
L'Angolo del pensiero, tra Pionca e Codiverno
Oltre a piedi si può seguire questo percorso anche in bici e proseguire, volendo, fino a Camposampiero.

Tergola
CREDITS
Le informazioni (testuali e fotografiche) presenti in questa e altre sezioni, se non espressamente da archivi Pro Loco (contrassegnate da logo), sono tratte, evidenziandone paternità, da numerose opere che è possibile visionare e consultare cliccando questo link. Ci scusiamo fin d'ora per eventuali mancanze e/o inesattezze.





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